STEP #33 - LA SINTESI FINALE
Una cosa riconoscibile, capace di racchiudere in sé passato e futuro di un territorio. Un brand, simbolo di stile e del saper vivere ma, al tempo stesso, un oggetto d'uso comune, onnipresente nella vita quotidiana di migliaia di persone.
La Bottiglia di Vermentino dei Colli di Luni è questo e molto altro. Vale quindi la pena esplorare questo blog, di cui questo è il post conclusivo: una piccola “carta d’identità” che permette, cliccando sui link ai post più vecchi, di approfondirne vari aspetti, il luogo di provenienza e che cosa rappresenta oggi.
Il racconto della “storia della cosa” è iniziato circa quattro mesi fa con la presentazione di Luni dove, appunto nasce il vino Vermentino e dove la bottiglia che lo contiene è assurta a simbolo di un intero territorio. Luni oggi è un piccolo comune dalla storia millenaria, tra Liguria e Toscana, dove un tempo sorgeva la “Splendida Civitas Lunae”, uno dei più importati porti della penisola italica da cui deriva l’attuale nome. Ricolma di marmi provenienti dalle vicine cave di Carrara, Luna era una bellissima colonia romana, tanto elegante e fastosa da essere scambiata per Roma e per questo, secondo il mito, distrutta dai barbari che, al loro arrivo, ritennero di essere giunti nella Città Eterna. Nonostante la sua rapida decadenza Luni è protagonista di numerosi libri, fa da sfondo alla vita del poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, ed è oggetto di numerose citazioni: da Dante nella Divina Commedia, a Montale nelle sue poesie. La terra di Luni compare anche nel film "Nella città perduta di Sarzana", pellicola del regista Luigi Faccini, che ambienta numerose scene nella campagna lunense dove, non a caso, spiccano i magnifici vitigni da cui nasce il Vermentino. Questi ultimi sono i protagonisti indiscussi del panorama dell'odierna Luni che inevitabilmente ha fatto della Bottiglia di Vermentino il suo oggetto identificativo: la cosa che meglio individua e distingue questa terra. Sono in molti oggi a ritenere che la Bottiglia di Vermentino meriterebbe un museo dedicato, pensato affinché il visitatore, seguendo un percorso che collega il passato e la tradizione con il presente e l'innovazione possa conoscere l’intero territorio e le cose che lo caratterizzano.
Il racconto della “storia della cosa” è iniziato circa quattro mesi fa con la presentazione di Luni dove, appunto nasce il vino Vermentino e dove la bottiglia che lo contiene è assurta a simbolo di un intero territorio. Luni oggi è un piccolo comune dalla storia millenaria, tra Liguria e Toscana, dove un tempo sorgeva la “Splendida Civitas Lunae”, uno dei più importati porti della penisola italica da cui deriva l’attuale nome. Ricolma di marmi provenienti dalle vicine cave di Carrara, Luna era una bellissima colonia romana, tanto elegante e fastosa da essere scambiata per Roma e per questo, secondo il mito, distrutta dai barbari che, al loro arrivo, ritennero di essere giunti nella Città Eterna. Nonostante la sua rapida decadenza Luni è protagonista di numerosi libri, fa da sfondo alla vita del poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, ed è oggetto di numerose citazioni: da Dante nella Divina Commedia, a Montale nelle sue poesie. La terra di Luni compare anche nel film "Nella città perduta di Sarzana", pellicola del regista Luigi Faccini, che ambienta numerose scene nella campagna lunense dove, non a caso, spiccano i magnifici vitigni da cui nasce il Vermentino. Questi ultimi sono i protagonisti indiscussi del panorama dell'odierna Luni che inevitabilmente ha fatto della Bottiglia di Vermentino il suo oggetto identificativo: la cosa che meglio individua e distingue questa terra. Sono in molti oggi a ritenere che la Bottiglia di Vermentino meriterebbe un museo dedicato, pensato affinché il visitatore, seguendo un percorso che collega il passato e la tradizione con il presente e l'innovazione possa conoscere l’intero territorio e le cose che lo caratterizzano.
Attrice protagonista di proverbi, anche se con nomi e accenti diversi a seconda delle varie lingue e dialetti locali, la Bottiglia di Vermentino è da sempre presente in tutte le case della zona, è indispensabile in cucina ed è complemento imprescindibile della vita quotidiana e dei rapporti sociali per tutti i lunensi.
Ma è anche e soprattutto un prodotto frutto della ricerca, della scienza e della tecnica: queste ultime, grazie a brevetti sempre più innovativi, ne hanno saputo migliorare potenzialità e fruibilità, facendo sì che la Bottiglia di Vermentino restasse al passo con i tempi e riuscisse a superare i confini del suo territorio d'appartenenza. Oggi chiunque vada al supermercato o entri in un'enoteca troverà di certo una vasta offerta di Bottiglie di Vermentino ligure: tante e diverse tra loro per "anatomia" (tipo di bottiglia utilizzata, tappo, etichetta, materiali… ) ma tutte frutto di un processo evolutivo che ha avuto origine millenni fa e che oggi, tramite un'accurata tassonomia, classifica e stabilisce le regole principali dell'imbottigliamento e della conservazione del vino senza precludere modifiche ed evoluzioni future.
Ma la Bottiglia di Vermentino non è solo questo. Dopo averne analizzato gli aspetti più tecnici e scientifici, il blog indaga il rapporto tra la cosa e le arti. La bottiglia di vino è certamente l'oggetto per eccellenza della condivisione, è simbolo augurale dei momenti felici, e ahimè anche di quelli tristi, per moltitudini di generazioni passate e future. Stappata e consumata nelle occasioni importanti porta in sé un messaggio di allegria e spensieratezza: non a caso greci e romani attribuivano al vino capacità sovrannaturali, tanto da considerarlo simbolicamente come il ponte tra l'umano e il divino. Protagonista di film hollywoodiani, di romanzi, di canzoni, di fumetti, di rassegne, di quadri famosi, la bottiglia di vino ha finito, inevitabilmente, per diventare essa stessa opera d'arte. Stampata sui francobolli di tutto il mondo è oggetto anche di variegate numerologie.
In conclusione sono tanti gli argomenti e gli spunti originali sulla Bottiglia di Vermentino, cosi come le azioni che è in grado di fare, e a cui vale la pena dare un'occhiata, magari approfittando del riassunto evidenziato nella nuvola dei nomi e nell'ABC dove si trovano le parole chiave collegate tra loro anche da una piccola mappa concettuale.
L'obiettivo di questo blog è infatti quello di proporre un veloce percorso di approfondimento dedicato a una "cosa speciale", vale a dire a quella Bottiglia di Vermentino il cui attuale e crescente successo è dovuto anche al garbo e al piglio deciso del Conte Nino Picedi Benettini che, decenni fa, con notevole lungimiranza, ha fondato la denominazione del "Colli di Luni" aprendo al successo del marchio che sta superando i confini nazionali e contribuendo così alla proclamazione del Vermentino come miglior vino bianco d’Italia.
In conclusione sono tanti gli argomenti e gli spunti originali sulla Bottiglia di Vermentino, cosi come le azioni che è in grado di fare, e a cui vale la pena dare un'occhiata, magari approfittando del riassunto evidenziato nella nuvola dei nomi e nell'ABC dove si trovano le parole chiave collegate tra loro anche da una piccola mappa concettuale.
L'obiettivo di questo blog è infatti quello di proporre un veloce percorso di approfondimento dedicato a una "cosa speciale", vale a dire a quella Bottiglia di Vermentino il cui attuale e crescente successo è dovuto anche al garbo e al piglio deciso del Conte Nino Picedi Benettini che, decenni fa, con notevole lungimiranza, ha fondato la denominazione del "Colli di Luni" aprendo al successo del marchio che sta superando i confini nazionali e contribuendo così alla proclamazione del Vermentino come miglior vino bianco d’Italia.
sei bravissima,complimenti a te e famiglia
RispondiEliminae ammettilo che il blog l'ho fatto tutto io
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